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Nella quotidianità, la possibilità di interagire con il computer tramite il linguaggio non è più una novità. La maggior parte di noi utilizza il navigatore satellitare. Grazie a Siri parlare al nostro iphone è diventata una piacevole abitudine, quindi perché non introdurre queste tecnologie in Azienda?

a cura di Graziano Guazzi

Lo state dell’arte è ormai maturo. Gli algoritmi a disposizione sono evoluti grazie alle ricerche sull’intelligenza artificiale (AI). In un recente passato, queste applicazioni utilizzavano un vocabolario limitato e avevano bisogno di un ciclo di “addestramento” per familiarizzare con il parlante. Oggi, questi vincoli sono ormai superati.

Basta aprire una delle numerose applicazione disponibili in rete e provare a dettare un testo, per farsi un’idea della velocità con la quale sul monitor viene man mano composto il testo. Si potrà anche notare che talvolta il sistema corregge le parole precedenti: è una chiara dimostrazione della capacità di “comprendere” il contesto. In effetti, talvolta la natura del dettato narrativo è interpretativa e dunque può richiedere un “giudizio”. Recentemente, mi sono divertito facendo “ascoltare”, ad una di queste applicazioni, la radio: da non crederci.

Senza dubbi, una delle aree aziendali che può beneficiare di queste tecnologie è la logistica. Numerosi studi dimostrano i miglioramenti significativi sia nella produttività che nell’accuratezza dei dati per operazioni quali il prelievo di prodotti nel magazzino (che rappresenta più del 40% dei costi di manodopera e più del 45% degli errori nelle operazioni del magazzino). In effetti, le tecnologie “voice-picking” sono utilizzate da anni. La novità è che oggi è possibile farlo senza necessariamente investire in costosi strumenti. Basta ad esempio un semplice smart phone e un minuscolo auricolare.

Un secondo ambito di utilizzo è la “presa ordine”. In questo contesto, la necessità di navigare con le ricerche, aggiungere commenti all’ordine o alle sue righe, o redigere il rapporto della vista, ben si risolve sostituendo la digitazione del testo al dettato.

Nel numero precedente di GBI, avevo esaminato il tema dell’AI annunciando che il reparto ricerca e sviluppo di BollicineCommunity aveva avviato uno studio di fattibilità per la realizzazione di un’APP (una sorta di WhatsApp) tramite la quale la clientela potrà ordinare e chiedere informazioni sulla disponibilità di merce e promozioni. Ovviamente, dall’altra parte dello smart phone non ci sarà una persona ma un ‘robot’

capace di leggere, scrivere e apprendere. Nel frattempo, alcuni risultati parziali ci hanno permesso di integrare nelle APP (già in uso) la funzionalità “voice”, che permette l’uso diretto del dettato per tutti i campi testuali e per la navigazione e le ricerche dei clienti e degli articoli. Il passo successivo sarà quello estendere questa modalità alla compilazione dell’ordine.